Alberto Oliverio

COME NASCE UN’IDEA.

Intelligenza, creatività, genio nell’era della distrazione

Rizzoli 2006

Presentazione del libro

 

Creativi si nasce o si diventa? Cosa distingue il genio artistico di Picasso o di Mozart dall'abilità con cui Darwin o Keplero hanno saputo guardare alla realtà con occhi nuovi? In che modo è possibile sviluppare una mente creativa? Come mettere a frutto le idee dei singoli, così da potenziare le capacità di innovazione e adattamento di un gruppo produttivo e di una società? In questo saggio viene tracciato un panorama completo dei diversi aspetti della creatività: le sue radici biologiche e culturali, le caratteristiche della personalità creativa, i meccanismi percettivi e neuronali attraverso cui il cervello è in grado di elaborare idee innovative.

Dalle vicende storiche di personaggi come Galileo, Beethoven, Proust, Freud, apprendiamo che il genio è in gran parte innato, ma che la creatività è anche tecnica e disciplina: possiamo svilupparla, e soprattutto occorre tenerla allenata per andare al di là delle distrazioni che continuamente "dirottano" l'attività della mente verso le mille piccole emergenze della nostra vita lavorativa e familiare. Viviamo infatti nell'"era della distrazione": il mondo che ci circonda propone mutamenti repentini e un eccesso di stimoli che possono generare confusione. Nel bombardamento delle informazioni e delle interruzioni, diventa quindi sempre più importante sviluppare l'attitudine alla concentrazione, l'abilità di selezionare i dati pertinenti e di associare immagini e concetti. Esercitarsi a guardare la realtà da punti di vista diversi, sforzarsi di trovare analogie tra fenomeni apparentemente lontani tra loro, conservare anche da adulti la sana curiosità dei bambini: così si potenzia la capacità di fornire risposte originali a problemi sempre nuovi.

In "Come nasce un'idea" la creatività viene affrontata da vari punti di vista, prendendo in esame le sue radici naturali e culturali, le caratteristiche della personalità creativa e, infine, il funzionamento del cervello dei creativi. Ma ci si sofferma anche sui cosiddetti "sistemi creativi" interrogandosi su quali fossero le caratteristiche di alcuni di essi come il circolo Bloomsbury, animato da Virginia Woolf, o il gruppo di via Panisperna, i fisici che a Roma lavorarono intorno a Enrico Fermi. Infine, cosa fa sì che alcune organizzazioni e imprese e siano longeve e creative e altre durino poco e non dimostrino creatività e perché un sistema-paese attraversi un momento di grande sviluppo creativo, come nel caso della Firenze medicea, o entri in crisi e mostri segni di declino?

Rispondere a queste domande non è certamente semplice: ma la conoscenza delle dinamiche della creatività e della mente creativa può essere utile a ciascuno di noi. Le scelte creative riguardano infatti ogni aspetto della vita di lavoro, soprattutto in un'era in cui i cambiamenti sono veloci e la sopravvivenza di un'azienda o di un'istituzione dipende dalle sue capacità di adattarsi a nuove situazioni attraverso risposte innovative. Il mondo in cui viviamo non è soltanto caratterizzato da rapidi mutamenti, da una veloce obsolescenza di prodotti, tecnologie, strategie produttive, ma anche da un eccesso di stimoli che generano spesso confusione. È un fatto comune che oggi, a tutte le età, la capacità di concentrazione è di scarsa durata e che il cosiddetto multitasking - vale a dire l'eseguire più compiti contemporaneamente - trova dei limiti nella capacità di attenzione delle persone. Solo in condizioni di scarso affollamento di stimoli, e nell'ambito di tempi adatti alla nostra natura biologica, una parte della corteccia frontale è invece in grado di gestire la nostra attenzione, la capacità di selezionare gli stimoli adatti e di associare tra di loro immagini e concetti rilevanti in una determinata situazione. È da queste capacità che deriva il nostro potenziale creativo, importante per svolgere al meglio le nostre attività: ma è importante saper sviluppare capacità di attenzione, selezione e associazione ed è proprio in questa direzione che punta questo libro, anche attraverso suggerimenti pratici. Al testo, infatti, si accompagnano alcuni test e esercizi e immagini che non sono soltanto "di servizio", vale a dire utili per comprendere gli argomenti trattati, ma anche e soprattutto di stimolo, cioè atti a suggerire analogie, rappresentazioni visive di soggetti astratti e concreti: con la convinzione che l'immagine, al centro di molte rappresentazioni mentali, sia in grado di aprirci nuovi orizzonti soprattutto quando ci sospinge verso tematiche diverse da quelle in cui siamo immersi.

 

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